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VISIONI SARDE - Rassegna di cortometraggi Made in Sardegna

  • MusaMadre Rebeccu, Sardegna, 07012 Italia (mappa)

"Visioni Sarde" è una Sezione del Festival bolognese "Visioni Italiane" nato nel 1994 come una vetrina di maggior prestigio per tutto il nuovo cinema italiano.

La Cineteca di Bologna considerato il livello qualitativo raggiunto dal Cinema prodotto in Sardegna ha, dal 2014, deciso ( su iniziativa di Bruno Mossa e Bruno Culeddu) di dedicare una delle sezioni del festival alla sua cinematografia. La Regione Autonoma della Sardegna- Assessorato del Lavoro e la Fondazione Sardegna Film Commission sostengono da anni l'iniziativa nata per promuovere e valorizzare nel mondo il cinema sardo e i suoi registi

La “missione” di far conoscere fuori dall'isola il cinema sardo è favorita da una generazione di registi che, pur con diverse declinazioni stilistiche, stanno proponendo voci e immagini non convenzionali della Sardegna con opere diversificate per temi, per linguaggio espressivo e per intenti estetici ma che vivono  tutte di  un  diretto legame con la cruda realtà dei problemi, delle contraddizioni, e anche della lingua che  connotano il territorio e l'identità regionale. Pur se girati in Sardegna i film esprimono tesi e problematiche di valore universale.

A tutti gli artisti cinematografici VISIONI SARDE, con pari impegno e passione, offre il proprio sostegno nella consapevolezza che promuovere e diffondere la cinematografia sarda può solo apportare ricadute positive a  favore dell’immagine (intesa nel significato più ampio) della nostra Isola.

Il cinema "Made in Sardegna", del resto, sta attraversando un momento di crescita ed effervescenza che va sostenuto: giovani leve di registi si stanno affacciando all'attenzione del pubblico e della critica dando la sensazione di una “nouvelle vague” sarda.

Che questo sia un momento felice per il cinema sardo è testimoniato dai tantissimi riconoscimenti tributati ai nostri registi nei festival e concorsi nazionali e internazionali. Alcune opere presentate da "Visioni Sarde" hanno ottenuto importanti premi anche in altre manifestazioni di livello. Emblematico, al riguardo, è il palmares dei premi conseguiti da "A Casa Mia" di Piredda vincitore della Menzione Speciale all'edizione 2017 del nostro festival. Il corto ha vinto il David di Donatello e si è aggiudicato altri prestigiosi riconoscimenti in ben otto manifestazioni di interesse internazionale. Sara Fgaier con "Gli anni" si è aggiudicata il "Nastro d'Argento" 2019. Anche Valentina Pedicini con "Dal Profondo" ha vinto diversi prestigiosi premi, tra cui il Premio come Miglior Documentario al Festival di Roma e una Menzione Speciale ai Nastri d'Argento. Per "Futuro prossimo" e "L'ultimo miracolo" Salvatore Mereu ed Enrico Pau sono stati candidati ai Nastri d'Argento 2018.

Non vi sono dubbi sulla qualità dei film in concorso e, quindi, sulle qualità artistica della manifestazione. Non sono mancate alle opere prime dei giovani registi successi e importanti riconoscimenti; le vere difficoltà iniziano però nel momento più importante: quello della distribuzione. Per superare quest'ostacolo, per alcuni insuperabile, è nato il concorso VISIONI SARDE co-organizzato dalla Fondazione Sardegna Film Commission e dalla Fondazione Cineteca di Bologna. I film selezionati per la Sezione Visioni Sarde, grazie alla disponibilità e al concorso organizzativo offerto dall'Associazione sardi "A. Gramsci" di Torino e dall'Associazione "Visioni da Ichnussa" di Bologna, beneficiano successivamente alla manifestazione di premiazione, della promozione e diffusione nazionale ed internazionale presso gli Istituti italiani di Cultura, i Comites, i Comitati della Società Dante Alighieri ed i Circoli sardi nel mondo.Grazie alla piattaforma distributiva organizzata senza lucro dall’’Associazione Sardi Gramsci di Torino’ e dall’Associazioni Visioni da Ichnussa’ negli ultimi anni il festival ha fatto tappa in 150/180 città e capitali estere.

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