Viola Misiti
Il monologo è liberamente ispirato dal romanzo di Enrico Costa “il muto di Gallura”, una leggenda particolare ambientata ad Aggius, un paese sperduto della Gallura, in Sardegna.
Paolo Maria Congi e Viola Misiti - entrambi di origini sarde - esplorano attraverso questa nuova drammaturgia il retaggio culturale da cui provengono, una storia di violenza di famiglie molto simile a quella di Romeo e Giulietta, che porta ad un vero e proprio massacro realmente accaduto nella metà dell’ottocento
Mariangela Mamia, la protagonista, è una giovane ragazza che nega la realtà di questa violenza, dando la colpa ad uno spirito maligno che si creda alberghi tra le montagne di granito che circondano il paese.
Il massacro però è scatenato da un evento storico, un cambiamento radicale nella società e nella cultura sarda: le chiudende, ovvero l’editto per cui si stabilisce la proprietà privata della terra.