Enzo Moscato in Cartesiana (foto di Cesare Accetta)
La scomparsa di Enzo Moscato, avvenuta dopo una lunga malattia, rappresenta una perdita significativa per la cultura italiana. Moscato, nato a Napoli il 20 aprile 1948, era un prominente esponente della Nuova Drammaturgia partenopea, movimento che includeva anche Annibale Ruccello. Ha vinto premi prestigiosi come il Premio Ubu e il Biglietto d’Oro, ha diretto il Teatro Mercadante e insegnato drammaturgia e scrittura teatrale.
Nel cinema, è stato diretto da Mario Martone in diversi film, e ha interpretato ruoli iconici, come quello di Europa in “Mater Natura”
A sette mesi dalla scomparsa, dedichiamo a lui una serata con gli artisti che da sempre gli sono stati vicini, lo hanno accompagnato nel suo lavoro, e oggi proteggono il suo patrimonio artistico.
Ritornanti
un omaggio a Enzo Moscato di Cristina Donadio e Giuseppe Affinito
Dopo aver debuttato come monologo nel 1994, nel 2001 Ritornanti di Enzo Moscato appare al Festival di Santarcangelo in una veste plurale, che vede il poeta-drammaturgo affiancato dalla storica sodale di scena Cristina Donadio, nelle spiazzanti e malinconiche vesti di Little Peach, una stripteuse son malgré, e da un bambino di pochi anni, Giuseppe Affinito, cresciuto con lui, evocazione del Monaciello.
Oggi Ritornanti, maturo del tempo trascorso, delle esperienze raccolte, vuole essere un atto d’amore, un evento poetico in memoria dell’insostituibile figura di Enzo Moscato.
Cristina Donadio
Cristina Donadio Attrice, autrice e regista partenopea, Cristina Donadio ha una carriera lunghissima che comincia dal teatro negli Anni Settanta, muovendo poi i suoi passi lungo il cinema, ma incontrando la vera notorietà grazie al ruolo della camorrista Scianel nella serie cult italiana Gomorra
Giuseppe Affinito
Giuseppe Affinito è un elemento "storico" della compagnia teatrale di Enzo Moscato poichè fin da giovanissimo (aveva appena 7 mesi), riesce ad abitare la scena rispettandone i rigidi parametri, con semplicità e naturalezza. La collaborazione con Moscato gli conferisce un approccio poetico-filosofico al teatro, che lo ha portato, negli ultimi anni, a interpretare ruoli sempre più coinvolgenti e impegnativi
Cartesiana
In occasione di questo memoriale in onore del Maestro Moscato, a rileggere oggi il testo considerato, linguisticamente, uno dei punti più estremi e spericolati della sua drammaturgia è Maurizio Rippa che ricorda “era il primo GayPride a Napoli , anni '90, non ricordo l'anno preciso. L'ultima sera al Riot durante una serata disco ad un tratto spensero la musica ed Enzo entrò trascinando una sedia tra la gente che ballava fino ad un attimo prima. Si sedette e con la sua voce da incantatore iniziò Cartesiana... Intorno in cerchio tutti ammutolirono rapiti dal suo canto, si perchè secondo me Enzo, quando recitava, cantava. Alla fine ci fu una esplosione di urla, applausi, gioia! Forse è stato l'atto teatrale più rivoluzionario e potente a cui abbia mai assistito!”
Maurizio Rippa (© Francesca Forlini)
Maurizio Rippa Studia canto e prassi barocca. Si diploma da attore all’Accademia Teatro Bellini di Napoli. Segue seminari con Vera Bertinetti, Danio Manfredini, Carmelo Bene che dopo aver ascoltato una sua versione di “Love me tender” crea per lui una serata dedicata a Elvis Presley per il suo unico festival ad Otranto nel 2001. E’ stato diretto tra gli altri da Carmelo Bene, Tato Russo, Lucio Allocca, Cristina Pezzoli, Walter Le Moli, Elisabetta Pozzi, Roberto De Simone, Tito Piscitelli, Elijah Moshinsky, Vincenzo Pirrotta, Antonio Latella, Alessandra Pescetta, Giovanni Guerrieri.