L’Agnello ha vinto il Premio come Miglior Film al Festival Annecy Cinéma Italien 2020, oltre al Premio della Giuria Giovani e al Premio del Pubblico, e il Premio Suso Cecchi D’Amico, destinato ogni anno alla Miglior Sceneggiatura Italiana con protagonista al femminile; è stato premiato ad Alice nella città – selezione ufficiale 2019 (Menzione d’onore a Nora Stassi come Miglior Talento Emergente), ed selezionato ai festival Moskow IFF, Prague IFF, Istambul IFF, Cinemed Montpellier, CPH Buster, Cinemagic UK, Denver IFF, Lucas International Children’s Film Festival.
“L’Agnello” è la storia di Anita, e della sua famiglia – o ciò che ne resta. Il regista Mario Piredda voleva realizzare un film di pseudo-finzione, che raccontasse le traversie quanto mai attuali di un padre e una figlia che vivono vicino a un’ipotetica base militare in Sardegna. Non è una situazione straordinaria, visto che il territorio sardo ospita il 60% di tutto il demanio militare italiano. Ai margini di questi territori, secondo le stime l’incidenza tumorale ha raggiunto picchi altissimi imputabili all’ingente presenza di polveri radioattive, residui delle esplosioni e delle esercitazioni. Della relazione tra attività militari e salute si parla da quasi vent’anni: in vari documentari, in inchieste giornalistiche, nelle aule dei tribunali; è una relazione che non riguarda solo i soldati, ma anche i pastori, i civili che lavorano nelle basi e gli abitanti dei centri vicini. È un dato di fatto per chi vive in Sardegna, ma è meno noto per tutti gli altri.
Nonostante questo mostro invisibile – ben mimetizzato, ma sempre presente – , “L’Agnello” resta un film ambientato in un territorio e non su un territorio, con al centro un dramma famigliare che potrebbe essere raccontato in qualunque parte del mondo. È la storia di resistenza di una ragazza di diciassette anni, in piena ribellione da una condizione sociale e culturale che a stento riesce a comprendere, perché è troppo maldestramente impegnata – ma determinata – a risolvere il problema della malattia di suo padre e a ricucire i rapporti all’interno della sua famiglia.
Regia: Mario Piredda
con: Nora Stassi, Luciano Curreli, Piero Marcialis, Michele Dr. Drer Atzori
Paese: Italia
Durata: 97 min
Produzione: ARTICOLTURE e MAT PRODUCTION in collaborazione con RAI CINEMA