Comunicato Stampa

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Dal 1 al 6 agosto 2022

Antico Borgo di Rebeccu, Bonorva (Sassari)

Seconda edizione del festival “MusaMadre - Suoni/Corpi/Visioni”

 

direzione artistica: Valeria Orani 

Creare e ri-creare una comunità, dare forma e voce a un luogo vivo di creatività e rigenerazione, che parli il linguaggio dell’arte ed elle arti in un borgo medievale abbandonato al centro della Sardegna. Il tutto incentrato e declinato lungo il tema del “Richiamo” (Ischèliu): richiamo alla terra madre, quella d’origine, la terra di Sardegna.

Questa il senso che permea ed accompagna lo scorrere e lo svolgersi della seconda edizione del festival “MusaMadre - Suoni/Corpi/Visioni”, progetto del Comune di Bonorva finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna, diretto da Valeria Orani e organizzato dall’Associazione Enti Locali per gli Spettacoli in scena dal 1 al 6 agosto nel piccolo borgo di Rebeccu (Bonorva). Un festival per viaggiatori, un viaggio delle radici tra arte e territorio, Natura e identità. Il rapporto tra Sardegna ed Emigrazione è un infinito ancestrale che fa parte della natura stessa dell’isola e dei suoi abitanti. Isola come luogo di attracco o di partenza, dove lo sguardo è sempre rivolto verso un orizzonte aperto all’immaginazione dell’ignoto, alla vita oltre il mare. Isola che è il profilo che si immagina all’orizzonte quando si è lontani. È questa doppia immagine che guida la visione della direttrice artistica della seconda edizione di MusaMadre: il desiderio di andare o di tornare.

Un progetto che nella sua seconda edizione riparte rilanciando il dialogo con le diverse forme dell’arte. Riparte ripopolando strade, case, terrazze del peculiare borgo medievale di 30 case, luogo incantato, Rebeccu, la frazione di Bonorva teatro naturale di storie e leggende - e dai suoi siti archeologici. In questi luoghi si ritroverà e performerà un’eterogenea comunità di artisti provenienti da varie discipline delle arti: visive, performative, musicali e cinematografiche. La promessa? Risvegliare l’istinto di generare vita, comunità, nuovi dialoghi nel rispetto della natura e del territorio circostante, portando la bellezza e il valore dell’arte.

Laura Di Settimio, vice sindaca di Bonorva e assessora con delega alla Cultura: “La bellezza chiama bellezza. Ed è una bellezza talmente particolare quella con cui ci confrontiamo che è lecito aspirare a che siano le espressioni artistiche più elevate e suggestive a illuminarla e valorizzarla. Vogliamo mettere la Cultura in primo piano dando un senso pieno al progetto, e con la direzione artistica di Valeria Orani già lo scorso anno abbiamo centrato l’obiettivo, e siamo pronti a ripeterci. Favorire il crescere di una fucina artistica e culturale sul nostro territorio è opzione che ci stimola e spinge a credere nell’iniziativa. L’idea del richiamo è bella e forte. La Sardegna è culla del Mediterraneo: portare qui i viaggiatori che il mare lo navigano e approdano sull’Isola e riportare qui chi per varie motivazioni è dovuto emigrare è un dono, non solo un fine”.