4 e 1/2” film/opera collettiva a cura di Andrea Gallo, Bartolini/Baronio, Carrozzerie | n.o.t, Dynamis, Isola Teatro, Gabriele Linari Monica Mariotti, interpretato da 80 adolescenti e giovani del territorio di Roma Capitale
“Nell’ultima edizione pre-pandemia di AllezEnfants! microfestival teatrale delle scuole superiori di Roma, circa 220 adolescenti hanno giocosamente invaso gli spazi del Teatro India in tre giornate di laboratori, incontri, spettacoli.
Nel primo anno dopo le chiusure del 2020 la stessa comunità di ragazze e ragazzi, artisti e docenti, si è data appuntamento in tempi e luoghi diversi per realizzare i quadri che compongono quest’opera collettiva.
Adolescenti provenienti da scuole e territori differenti nella città hanno occupato con la stessa educata voracità, parchi, spazi pubblici, cortili, spiagge e balconi per proseguire la loro piccola ma inarrestabile rivoluzione.
E questo… dopo un’edizione interrotta a metà… è il nostro AllezEnfants! 4 e 1/2…”
Un esperimento di incontro tra teatro e linguaggi audiovisivi nato dalla necessità di dare continuità ad AllezEnfants! Microfestival teatrale degli istituti superiori di Roma, un progetto di Carrozzerie | n.o.t e Isola Teatro, sostenuto e ospitato dal Teatro di Roma, che dal 2017 ad oggi ha coinvolto centinaia di adolescenti, decine di scuole e di artisti in una festa dei laboratori teatrali delle scuole che culminava in alcune giornate nel mese di giugno che riempivano il Teatro India di adolescenti innamorati del teatro.
Molto liberamente ispirato al Decameron di Giovanni Boccaccio “4 e 1/2” è un film a episodi che si compone di una cornice comune girata negli spazi esterni del Teatro India e di 5 cortometraggi e una danza finale ideati e realizzati dalle sei realtà teatrali che in questi anni hanno portato al Festival i propri laboratori scolastici, e che per l’occasione hanno riunito nuovamente ragazze e ragazzi altrimenti privati dell’esperienza teatrale e imprigionati nella triste alternanza DAD/scuola in presenza. Un percorso anomalo e atipico che ci ha permesso di continuare a giocare nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, restituendoci il senso di parole come collaborazione, condivisione, comunità.